Cefalea da fine settimana

Motivo della consultazione

Cefalea e dolore del collo come da cefalea tensiva sul Tai Yang. La paziente di 44 anni racconta che è un dolore di cui soffre praticamente da sempre ma che è peggiorato da 4 anni quando ha aperto un’attività ed è aumentato di molto la mole di lavoro. Insonnia nel senso che la sera crolla per la stanchezza ma poi si sveglia spesso fino alle 6 del mattino quando si deve alzare per lavorare.

La cefalea aumenta quando si riposa (post stress) o se si alza più tardi al mattino. Anche il minimo colpo di freddo peggiora la situazione per cui porta sempre una sciarpa al collo

Timida da piccola. Anche adesso è timida ma riesce a coprire con l’esperienza.

 Diagnosi

  • Vuoto di Yang\Wei Qi alla testa e al collo

Terapia

  • GB23, Zhe Jin

Andamento clinico

La cefalea è scomparsa già dopo la prima seduta. Il sonno è migliorato dalla seconda seduta: non soffre più di risvegli notturni.

 Discussione sul punto GB23.

Il dr. J. M. Kespi, nel suo libro “Acupuncture”, mette in relazione i punti Mu con le 4 stagioni. Il punto GB23, punto Mu delle Vescica Biliare insieme a GB24, è il punto Mu in relazione alla primavera e, come la primavera, ha un’azione di esteriorizzazione dello Yang dal torace verso la periferia rappresentata dai 4 arti e la testa che corrisponde al 5° arto. (Mentre GB24 è in relazione al Tai Yin e quindi alla esteriorizzazione dello Yin, utile nelle coliche biliari. Molto utile, secondo la mia esperienza, nelle persone che non riescono a dormire prima di mezzanotte anzi si solito si addormentano alle 3 o 4 del mattino. Il suo nome Ri (sole) Yue (luna) potrebbe far riferimento a questo scambio tra la notte e il giorno per quanto riguarda il sonno)

A proposito di GB23, Kespi scrive:

  • ” GB23, come punto Mu dei 4 elementi risponde alla dialettica temporale; è il movimento dello Yang alle ore 6 del mattino e all’apparizione dello Yang all’equinozio di primavera, messa in movimento dello Yang dell’uomo che si apre verso il mondo esteriore. Secondo Da Cheng è un punto di riunione con Zu Tai Yang (che è un livello di esteriorizzazione dello Yang)”
  • Il punto GB23 come punto Shao Yang ha una funzione cerniera per cui è indicato quando lo Yang si blocca sotto il diaframma con pienezza epigastrica e vuoto toracico

Il difetto di esteriorizzazione dello Yang si manifesta con sensazione di freddo al collo e alla testa per deficit di Yang locale ma anche difficoltà ad esprimersi con la parola, timidezza, difficoltà di andare verso l’esterno.

Ecco perché nella sintomatologia descritta dai classici troviamo:

  • Ipersonnia , deficit di Yang (Wei Qi) al Cervello. (Da Cheng)
  • Sospiri frequenti,  come tentativo di esteriorizzare (Soulié de Morant)
  • 4 arti paralizzati
  • Asma, pienezza del torace (da non esteriorizzazione)(Soulié de Morant)

 I nomi di GB23:

  • Zhe Jin
  • Shen (Spirito), Guang (Luce)
  • Dan (Vescica Biliare), Mu

Zhe Jin

Il termine Zhe viene tradotto come “improvvisamente, gabbia toracica, carcassa di una vettura dove si attaccano le armi” ma Jeffrey Yuen spiega che l’ideogramma racchiude due metafore.

“La longevità viene raffigurata con i lobi delle orecchie molto lunghe, molto pronunciate. Le statue di Buddha di matrice cinese, così come quelle coreane e giapponesi, hanno dei lobi delle orecchie molto grandi, che stanno a dimostrare la capacità di capire la necessità di non sviluppare attaccamenti alle cose vane del mondo. Nel punto GB23 c’è il carattere del carro e orecchio e poi c’è questo segno vicino all’orecchio come se stesse pendendo e il secondo carattere è Jin di tendine, e tra le traduzioni del primo carattere c’è proprio quello di gabbia toracica, il che non ha molto senso come traduzione …..il carattere carro rappresenta un movimento locale, oggi diremmo una macchina, e poi vicino a questo carro vediamo questo orecchio con qualcosa che pende e accanto il tendine, il tendine ancestrale, Zong Jin. Quando le orecchie sono arrivate al loro completamento e l’aspetto delle orecchie emerge dal cervello, in termini occidentali, discenderà fermandosi nel petto, nel Cuore, cioè si ritorna alla casa degli antenati, GB23 è un punto molto importante, è considerato il punto Mu di GB quindi metaforicamente, dobbiamo immaginare di prendere la testa e capovolgerla…capovolgiamo il carattere di testa, viene fuori un carattere che vediamo spesso riferito alla GB, il pezzo sulla dx rappresenta il filo di seta o il meridiano,  che viene riproposto in questa forma e in fondo sulla base vedete il carattere di cuore-mente, significa appendere, sospendere, che troviamo anche nei punti GB5 e GB6: hanno questa idea che bisogna sospendere la testa per riportarla al Cuore. Quando Cuore e mente cioè Cuore ed emozioni diventano la stessa cosa, si ritorna  a casa”

 

Morale della favola

Quando entra in studio un paziente con una sciarpa, un po’ ansioso, con dolore cervicale o cefalea da fine settimana, che peggiora quando dorme un po’ di più al mattino allora si fa la domanda se fosse stato timido da piccolo. Se risponde di sì è fatta: GB23.

Perchè funzioni bisogna pungerlo da solo.

Se si  aggiunge punti cosiddetti locali o altro,  non mi assumo la responsabilità del risultato.

Arrivederci al congresso sui casi clinici di settembre.

Dante De Berardinis

 

 

 

Commenti 13

Gentile Pietro (anche se pseudonimo, Marco mi ha fatto notare che Pietro Codo † (1390 - ?) era un vescovo di Ivrea. Naturalmente scherzo)
Scusa il ritardo della risposta ma ero in campeggio e non avevo accesso a internet.
Come ha commentato qualcuno, i miei casi non sono capolavori di letteratura , non ne sono capace, ma hanno il solo scopo di fornire delle notizie semplici e pratiche che siano utili per avere risultati ripetibili soprattutto per i principianti.
Hanno la caratteristica di essere veri e ripetibili.
Dei circa 150 casi descritti in questo blog e in quello precedente, nessuno è falso. Gli allievi , ex allievi, colleghi amici di avventura e altri che ho conosciuto tramite internet che vengono nel mio studio per seguire la clinica, ne sono testimoni.
Quando affermi che "mai così male fu descritto un caso clinico" hai fatto senz’altro dei paragoni con altri autori ma che io sappia, tranne J.M. Kespi che racconta i suoi casi clinici nella Revue Française d’Acupuncture ormai da decenni, non ne conosco altri. Essere paragonato a Kespi è un onore che non merito.
Per il resto hai ragione. Bisogna ricominciare ogni giorno a studiare perché lo studio dell’agopuntura è immenso come è immenso lo studio dell’uomo. Ma ricordiamo sempre che " in un tempo dove non ci sono più maestri, l’unica maestra è la clinica" (J.M.Kespi 1992 Milano)
Buon feragosto
Dante
PS
Non ho capito la contraddizione che hai evidenziato tra cefalea da fine settimana e da riposo?

DANTE
lunedì 15 agosto 2016

Caro Dante,
la critica fine a se stessa non credo possa intaccare ne’ te ne’ l’agopuntura.Le vie che conducono alla meta sono tante e spesso diverse tra loro. Sarebbe opportuno, dunque, che il signor Codo spiegasse, invece di criticare, quale via e’ quella che segue lui. Tutta la mia solidarieta’ e il rispetto che meriti. Un abbraccio. Gigi

Sacchelli Pier Luigi
domenica 14 agosto 2016

Caro Dante,
la critica fine a se stessa non credo possa intaccare ne’ te ne’ l’agopuntura.Le vie che conducono alla meta sono tante e spesso diverse tra loro. Sarebbe opportuno, dunque, che il signor Codo spiegasse, invece di criticare, quale via e’ quella che segue lui. Tutta la mia solidarieta’ e il rispetto che meriti. Un abbraccio. Gigi

Sacchelli Pier Luigi
domenica 14 agosto 2016

Lanciare il sasso e nascondere la mano non è elegante né onorevole : sarebbe opportuno che il sig. Pietro Codo si presentasse e si qualificasse poiché la ricerca del suo nominatiivo nell’anagrafica della FNOMCEO non dà nessun risultato

Andrea Finestrali
domenica 14 agosto 2016

Caro Pietro Codo lo spirito del blog non è quello di mostrare la propria bravura ma quello di condividere le proprie esperienze per poter crescere e migliorare tutti quanti. Le critiche sono essenziali, ma se sono basate su uno scambio .
Il Maestro Jeffrey Yuen ci ricorda spesso che non esiste un solo modello per arrivare al risultato, perciò benvenuto il confronto.
Se sei d’accordo può essere un’occasione partecipare al seminario di settembre
saluti
luisa

luisa lucentini
venerdì 12 agosto 2016

per pietro codo
le critiche sono sempre ben accette, e sebbene si debba dire ciò che si pensa, si deve anche pensare a ciò che si dice, altrimenti tutto può scadere in uno sciocco comportamento offensivo.
nello specifico dici"non è la terapia giusta", eppure ha funzionato.
Non indichi la tua "giusta terapia" che poi avrebbe funzionato solo in teoria, senza nessun riscontro pratico. Sostituisci la realtà della pratica clinica con la teoria non provata. Mi sembra un atteggiamento poco scientifico negare la realtà che mette in discussione il proprio modello.
Probabilmente non hai studiato la teoria dei punti Mu secondo Kespi e la scuola francese, ne quella della medicina classica cinese insegnata da Jeffrey Yuen.
E’ un errore classico credere che quel poco che si conosce sia tutta la verità.
Studiare fa bene a tutti, noi lo facciamo continuamente. Mi pacerebbe partecipassi anche tu. Saluti

mauro navarra
venerdì 12 agosto 2016

per pietro codo
le critiche sono sempre ben accette, e sebbene si debba dire ciò che si pensa, si deve anche pensare a ciò che si dice, altrimenti tutto può scadere in uno sciocco comportamento offensivo.
nello specifico dici"non è la terapia giusta", eppure ha funzionato.
Non indichi la tua "giusta terapia" che poi avrebbe funzionato solo in teoria, senza nessun riscontro pratico. Sostituisci la realtà della pratica clinica con la teoria non provata. Mi sembra un atteggiamento poco scientifico negare la realtà che mette in discussione il proprio modello.
Probabilmente non hai studiato la teoria dei punti Mu secondo Kespi e la scuola francese, ne quella della medicina classica cinese insegnata da Jeffrey Yuen.
E’ un errore classico credere che quel poco che si conosce sia tutta la verità.
Studiare fa bene a tutti, noi lo facciamo continuamente. Mi pacerebbe partecipassi anche tu. Saluti

mauro navarra
venerdì 12 agosto 2016

per pietro codo
le critiche sono sempre ben accette, e sebbene si debba dire ciò che si pensa, si deve anche pensare a ciò che si dice, altrimenti tutto può scadere in uno sciocco comportamento offensivo.
nello specifico dici"non è la terapia giusta", eppure ha funzionato.
Non indichi la tua "giusta terapia" che poi avrebbe funzionato solo in teoria, senza nessun riscontro pratico. Sostituisci la realtà della pratica clinica con la teoria non provata. Mi sembra un atteggiamento poco scientifico negare la realtà che mette in discussione il proprio modello.
Probabilmente non hai studiato la teoria dei punti Mu secondo Kespi e la scuola francese, ne quella della medicina classica cinese insegnata da Jeffrey Yuen.
E’ un errore classico credere che quel poco che si conosce sia tutta la verità.
Studiare fa bene a tutti, noi lo facciamo continuamente. Mi pacerebbe partecipassi anche tu. Saluti

mauro navarra
venerdì 12 agosto 2016

Caro Pietro Codo dire a Dante De Berardinis di andare a studiare è come dire a Giacomo Leopardi di aprire un libro una volta tanto. Credimi non sai di cosa stai parlando, ma ti capisco, anch’io non riuscivo a decifrare una sola diagnosi le prime volte che leggevo il blog... Poi mi sono rimessa IO a studiare e seriamene e di questo posso solo ringraziare Dante e tutto il gruppo di studio che sta riesumando un sapere sommerso con fatica, impegno e sacrificio. Ti consiglio di rivedere tutti i casi clinici che trovi sul blog e per capirli di studiare le dispense, seguire i seminari, andare a Roma a sentire Jeffrey Yuen, ma sopratutto di venire al congresso dove troverai degli amici pronti ad aiutarti in questo viaggio meraviglioso nella medicina cinese ... Quella seria!

Ilenia Spallino
venerdì 12 agosto 2016

Devo dire che anche se con una casistica limitata questo tipo di terapia ha funzionato, in una sola seduta.

Grazie, buona giornata.

Heidempergher Marco

Marco Heidempergher
venerdì 12 agosto 2016

mai così male fu descritto un caso clinico.
Si parte con una cefalea di fine settimana che per di più peggiora con il riposo. Ma cefalea non è di fine.
La terapia sarebbe ben altra
Il caso clinico è scarso di ragguagli.
Si punge un punto e la cefalea scompare.
Carisma o potenza degli aghi?
Il tutto mi da l’idea della faciloneria.
O vogliamo metterci in risalto?
Facciamolo pure. Se ci tieni tanto
Ricominciamo a studiare; sarebbe meglio

pietro codo
venerdì 12 agosto 2016

Buongiorno Ferdinando.
Se la cefalea è monolaterale si punge solo il punto dello stesso lato del dolore. E’ un’esperienza clinica che ho già fatto in altri casi.
Buon feragosto a tutti
Dante.

DANTE
venerdì 12 agosto 2016

Come sempre esaustivo, ma la mia domanda è : cefalea , emicrania + a dx; pungere omolaterale - bilaterale o controlaterale ? grazie e buone vacanze

ferdinando pandolfi
giovedì 11 agosto 2016

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